Dall’isolato al giardino

2019

coordinatore del progetto di workshop


organizzazione:
Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia

coordinatore:
Orazio Carpenzano

tutors:
Fabio Balducci
Paolo Marcoaldi
Luca Porqueddu

partecipanti al workshop:
Giancarlo Capomagi
Francesco Casula
Gabriele Fortunati
Francesco Gori
Cristiana Lisi
Giulia Luffarelli
Jessica Paolucci
Iacopo Riccardo
Marco Rosati
Marina Servidei
Maria Terzano
Martina Ulbar
Nicola Valigi

link:
SPAM ROMA


Il perimetro chiuso del Mercato dei Fiori di Via Trionfale si apre per accogliere nuove forme di vita urbana reimpostate sul dialogo natura-città.
Su un grande giardino ribassato di 3300 metri quadri si affacciano start-up, laboratori, aule disponibili per la cittadinanza e iniziative private innovative: nuove funzioni che si ancorano alle facciate dell’attuale mercato, preservate come quinta di una scatola architettonica che inverte il consueto rapporto interno-esterno. Si tratta infatti di un edificio-giardino, in cui la logica del dentro e del fuori cede il passo alla definizione di un’esperienza continua dove l’architettura interviene per legare tra loro natura e città.
Addolcito il sedime dell’area su cui sorge l’attuale Mercato dei Fiori – attraverso la progettazione di piani obliqui che connettono la quota stradale al piano del jardin bas – il progetto lavora all’introduzione di “protesi abitabili”, con l’innesto di parti architettoniche capaci di dialogare con la preesistenza e di attivare inattesi equilibri estetici e funzionali. La facciata interattiva, la piastra sospesa sul giardino e la grande lanterna urbana della biblioteca/mediateca sono gli elementi che riscrivono il dialogo tra i caratteri architettonici del vecchio Mercato e l’innesto del contemporaneo.
Ciascun innesto si inserisce in un punto specifico della preesistenza per riattivarne il senso e per raccontare la valenza urbana del nuovo programma culturale. In questa traiettoria, la facciata su via Paolo Sarpi è pensata come uno scheletro metafisico, una macchina scenica che proietta le proprie ombre sul circostante e capace al tempo stesso di accogliere installazioni effimere, temporanee, interattive. Un’interfaccia predisposta per informare i passanti e la città delle iniziative promosse dal nuovo dispositivo urbano, dunque in continuo aggiornamento, mai uguale a sé stessa.
La piastra sospesa agisce come una lunga plancia connettiva, sopraelevata rispetto al giardino e dimensionalmente calibrata per ospitare attività eterogenee legate alla collettività. Si presenta come un esteso atrio urbano, dal quale osservare la natura ricostruita e raggiungere i diversi nuclei funzionali dell’edificio.
Ultimo elemento, la biblioteca/mediateca sospesa introduce un elemento culturale di eccellenza, dove poter raccogliere e consultare testi e documenti audiovisivi. Si tratta di una funzione pregiata, strettamente pensata per riaffermare la vocazione del quartiere Prati-Trionfale, sede di importanti sedi della RAI. Sospesa come una lanterna o una imbarcazione sul mare increspato della copertura del Mercato, assume il ruolo di riferimento urbano proiettando la sua immagine tanto verso la vicina cupola di San Pietro, quanto verso la retrostante riserva di Monte Mario.

Orazio Carpenzano