Nuovo PRP di Chioggia

2013 - 2016

Contratto di servizio DiAP / Azienda Speciale Porto di Chioggia
responsabile scientifico e coordinamento progettuale

committente:
ASPO – Azienda Speciale Porto di Chioggia

gruppo di lavoro DiAP:
Lucina Caravaggi, Giovanni de Marinis, Cristina
Imbroglini, Fabio Balducci, Mauro Brienza,
Armando Iacovantuono, Paolo Marcoaldi

contributi:
Alessandro Pirisi (rappresentazioni virtuali),
Massimiliano Pontani e Alessandra Di Giacomo (modelli fisici)

valutazione economica:
Alfredo Passeri, Agnese Pizzuti, Riccardo Mancini

A.S.P.O.
Michele Gambato (Presidente)
Roberto Crosta (Direttore)
Oscar Nalesso (Responsabile del Coordinamento)
Melania Pregnolato (Ufficio Relazioni Esterne)

si ringrazia Maria Rosaria Guarini per il contributo sulla valutazione preliminare della Stazione Marittima di Isola Saloni

[PUBBLICATO SU]
Orazio Carpenzano. Il disegno per l’architettura del progetto urbano. Dall’esperienza intramoenia per il PRP di Chioggia. In “Disegnare Idee Immagini” n° 57/2018. ISSN 1123-9247. Pagg. 24-35.

L’acqua per Chioggia è un elemento che ha sempre avuto una grande importanza, non solo perché essenziale alla sua sussistenza, ma anche perché costituisce la struttura portante della sua stessa civiltà culturale e umana.
Riconosciamo altresì che questo legame può essere anche un fattore di rischio, poiché l’acqua è anche uno dei principali motori del continuo cambiamento del territorio del suo clima e dell’evoluzione dei suoi ecosistemi. Il processo di formazione e trasformazione di Chioggia, avvenuto negli ultimi decenni con dinamiche urbanistiche talvolta incomprensibili, e comunque senza un governo adeguato dei processi di densificazione ed espansione, rende lo scenario urbano nelle sue relazioni con l’acqua particolarmente fragile e bisognoso di un equilibrio di lungo periodo tra le risorse disponibili e i fabbisogni complessivi di crescita e di sviluppo della città.
Con questo studio, incentrato sulla consapevolezza che l’unica soluzione possibile per questi problemi può essere rappresentata da un nuovo paradigma nel rapporto tra la risorsa acqua e la città (sul concetto di riequilibrio tra cicli naturali e le esigenze delle comunità insediate) abbiamo voluto indicare nel porto (o meglio nel sistema portuale) una nuova matrice infrastrutturale e architettonica, in grado di adattarsi all’evoluzione (prevedibile) del contesto e del rapporto tra risorse e fabbisogni.
Abbiamo ripensato il rapporto tra uomo/ acqua/territorio partendo dalla pianificazione di una transizione graduale verso una città ripensata anche in funzione del water sensitive urban design (WSUD), in cui molte delle criticità attuali e future possano trasformarsi in opportunità di maggiore qualità urbana e ambientale.

Orazio Carpenzano