Riciclare i paesaggi dello scarto. Brownfields, greyfields e greenfields tra Roma e il mare

2014 - 2015

responsabile scientifico


gruppo di lavoro:
Andrea Bruschi
Dina Nencini
Renato Partenope
Manuela Raitano
Piero Ostilio Rossi

con
Lina Malfona, Francesca Castelli, Maurizio Alecci, Pietro Zampetti, Armando Iacovantuono

link: http://www.codadellacometa.it/ricerche/4_recycle/04_principale.html

pubblicato su: Progetti di riciclo. Cinque aree strategiche nella Coda della Cometa di Roma, a cura di Alessandra Capanna e Dina Nencini, Collana RE-CYCLE/ITALY, Aracne Editrice, Ariccia 2016


Riciclo e infrastrutture ambientali sono le parole chiave di questa ricerca il cui obiettivo è, in sintesi, migliorare la qualità degli spazi della città e del suo hinterland a partire dai materiali messi a disposizione dal territorio e oggi al centro del dibattito contemporaneo sulla città. In Italia controllare con gli strumenti del progetto la straordinaria varietà dei suoi paesaggi appare un’aspirazione diffusa quanto imprecisa e vaga nei suoi contorni.
E’ necessario pertanto saggiare la possibilità di attuare concreti processi di qualificazione di tessuti urbani e insediativi caratterizzati dalla presenza di attività che per loro intrinseca natura introducono elementi di forte deterioramento fino a costruire veri e propri “paesaggiscoria”.
I paesaggi e le figure dello scarto costituiscono un fattore di degrado e determinano una percezione negativa dei luoghi con gravi danni alla salute dell’ambiente. Per loro natura, essi sono distribuiti in modo frammentario e sorgono spesso al di fuori di ogni strategia urbana obbedendo a ragioni di razionalità minima, senza pianificazione, senza cioè ubicazione, consistenza e dimensione.
Questi primi elementi di riflessione si possono considerare come la base teorica per un approccio dialettico tra strumenti disciplinari molteplici.
Per le caratteristiche del suo tumultuoso sviluppo, il territorio tra Roma e il mare ha prodotto una quantità rilevante di “paesaggiscoria”: veri e propri sottoprodotti dello sprawl, luoghi di concentrazione degli scarti di produzione o di produzione di scarti, aree sospese in una condizione di abbandono. La ricerca si propone di effettuare una ricognizione, documentazione e censimento di questo genere di siti e di sviluppare riflessioni teoriche e operative per un atlante di azioni progettuali volte a ridurre la distanza tra norme che regolano l’ubicazione e lo sviluppo di questi luoghi e momento ideativo, raccogliendo alcuni criteri adatti a guidare la progettazione su binari attendibili.

Orazio Carpenzano